PoliCultura -1001Storia

Il progetto PoliCultura

Oggi voglio parlarvi della mia partecipazione a PoliCultura, un progetto del Politecnico di Milano che prevede la creazione di narrazioni multimediali.

Conoscevo da tempo il progetto, che propone  un MOOC gratuito sul digital storytelling, ma avevo diversi timori: che fosse troppo impegnativo, che richiedesse abilità tecniche iniziali troppo alte, che finisse per essere uno dei tanti progetti che appesantiscono la programmazione.

L’ansia da “fine programma”

A volte noi insegnanti abbiamo l’impressione che il tempo non basti mai e ci lasciamo prendere dall’ansia da “fine programma”, un’ansia che troppo spesso distoglie la nostra attenzione dai reali obiettivi che vogliamo perseguire e ci induce a correre, correre, correre. Ma dietro a cosa?

Le Indicazioni Nazionali  e le Raccomandazioni dell’Unione Europea sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente ci dicono da tempo altro, ma sono iscritta a diversi gruppi Facebook per insegnanti e, quando appare la fatidica domanda: “A che punto siete? Avete già presentato questo o quello?”, abbiamo un po’ tutti la terribile sensazione di “essere indietro con il programma”.

I contenuti sono sicuramente importanti, ma non dobbiamo dimenticare che i nostri alunni devono essere protagonisti attivi del processo di apprendimento e che è fondamentale la scelta dei percorsi che permettano tutto questo.

Un progetto veramente significativo

Lasciati alle spalle i miei mille timori, quest’anno ho deciso di partecipare a PoliCultura ed ho scoperto che si tratta di un progetto altamente significativo per tutta la comunità scolastica. L’impegno richiesto per la formazione e la creazione dei contenuti multimediali è premiato dai benefici ottenuti.

Le diverse fasi di lavoro

Ho presentato ai miei alunni le diverse possibilità di sviluppo di un tema libero ed i track speciali del concorso, ma loro hanno subito mostrato un forte interesse verso l’approfondimento didattico della civiltà egizia, argomento che in genere affascina ed incuriosisce i bambini di quarta.

Nonostante le perplessità iniziali sulla tematica scelta (poco originale, non legata al territorio, notevole presenza di contenuti multimediali sugli Egizi in rete) si è deciso di rispondere positivamente all’entusiasmo manifestato, cogliendo l’opportunità e la sfida di scrivere una narrazione originale.

I bambini hanno così immaginato un viaggio nell’Antico Egitto a bordo di uno scuolabus del tempo.

1001Storia

Questa è la nostra narrazione, creata utilizzando 1001Storia, lo strumento autore sviluppato da HOC-LAB:  Reporter nel tempo

I risultati

L’intero progetto è stato positivo per tutte le discipline ed ha favorito le competenze comunicative anche in lingua straniera (metodologia CLIL).

I benefici didattici sono molteplici:

  • Costruzione delle conoscenze in modo significativo.
  • Riflessione ed interiorizzazione dei contenuti.
  • Memorizzazione di informazioni e concetti.
  • Acquisizione di un nuovo lessico.
  • Condivisione di idee e progetti.
  • Sviluppo di competenze trasversali.

I punti di forza sono stati:

  • Le attività motivanti.
  • La metodologia fortemente collaborativa ed inclusiva.
  • Rafforzamento della collaborazione tra docenti.

Gli alunni hanno accolto con grande entusiasmo ogni fase del lavoro di narrazione.

Altrettanto grandi sono stati lo stupore e l’emozione nell’osservare i prodotti del loro impegno, da veri protagonisti del processo di apprendimento.

La premiazione

Tutti questi aspetti descrivono ampiamente la validità del progetto, ma vorrei aggiungere le tante emozioni provate dai bambini, dai loro genitori e dagli insegnanti coinvolti: quando ho ricevuto la mail che ci comunicava che eravamo stati selezionati come narrazione finalista, l’intera classe è scoppiata in un boato di gioia  e il loro entusiasmo ha contagiato anche i genitori!

La cerimonia di premiazione, nella tradizione di PoliCultura, è un momento emozionante e vibrante.

Questa è la descrizione che viene data nel sito. Vi confermo tutto quanto!

I bambini si sono sentiti importanti, sono stati intervistati e fotografati, hanno partecipato ad un bellissimo laboratorio (Tecnologie per il gioco, l’apprendimento e l’inclusione –i3LAB, responsabile prof.ssa Franca Garzotto, Politecnico di Milano), si sono commossi al momento della proclamazione dei vincitori.

Non ci credevamo nemmeno noi, ma abbiamo proprio vinto il premio come migliore narrazione di Scuola Primaria!

Ripeterò sicuramente questa esperienza, che consiglio anche a tutti voi!